3. Hogwarts
Fu come essere risucchiati da un aspirapolvere
gigante che inghiottiva i colori, faceva allungare gli oggetti e poi aveva
trascinato tutti nel buio più totale.
Caddero con un tonfo su un suolo
umidiccio e rimasero in silenzio qualche istante, attendendo di riprendersi
dallo spavento dei minuti precedenti.
«Vi scongiuro: ditemi che non sono stata sdraiata vicino
all’erba!» piagnucolò Federica alzandosi di corsa e cominciando a
saltellare.
«Non ci credo che la prima cosa che sei riuscita a pensare è
che potrebbero esserci serp…» cominciò Caterina prima di essere
interrotta a metà parola dalla gemella Donati che la invitava a fare silenzio.
«Non ripetere quel nome! CHE SCHIFO!» gridò muovendosi come se davvero avesse un
animale addosso.
« La prima cosa che ho pensato io è che spero che il
prato non vada a fuoco altrimenti un Liopleurodonte
ci viene a chiedere venti euro!» rise Caterina, riferendosi al dinosauro di
Charlie: un video che aveva guardato su youtube.
«What the
fuck?!» disse Maurizio alzando un sopracciglio, scettico.
«Ma sei cretina? Tu batti i piedi e passa la
paura» fece Cristina guardandosi attorno.
Così come le era stato detto, Federica
cominciò a pigiare con più forza i piedi per terra dopo ogni salto poi si
avvicinò al fratello e gli si aggrappò al collo.
«Ti prego portami in braccio» bisbiglio nel
panico. Maurizio sbuffò sciolse l’abbraccio della sorella per poi tenderle
semplicemente la mano.
«In braccio no. Accontentati» fece poi. Una
smorfia si dipinse sul suo volto dopo che Federica gliela ebbe stretta
convulsamente nella sua.
«Secondo voi dove siamo?» chiese Andrea.
«A Castel Fusano. Lo so perché qui venivo a
giocare a Guerra Simulata» raccontò Giulia.
«Secondo me è la pineta di Ostia» disse
Caterina.
«Non dire cretinate! Questi non sono pini
Marittimi!» esclamò Federica, continuando ad avvicinarsi a Maurizio.
«Io vorrei sapere come ci siamo finiti qui,
più che altro» si intromise Cristina avvicinandosi a Giulia e stringendole un
polso per evitare che saltellasse in giro e sparisse dalla visuale.
«Non lo so…» pigolò Andrea, confuso.
«GUARDA!» gridò Giulia indicando un punto al
di là degli alberi. «Visto che ho ragione io?! Siamo a Castel Fusano infatti lì
c’è un tizio travestito da centauro! CIAO» gli altri cinque si voltarono subito
a scrutare i cespugli in lontananza fino a cogliere anche loro la sagoma di un
essere metà uomo e metà cavallo.
«A me sembra fin troppo realistico» commentò
Andrea.
«No… è sicuramente un’impressione» fece
Maurizio, palesemente incapace di nascondere un po’ di paura.
«Chiunque sia non è uno che vorrei avere come
compagno di classe!» disse Cristina.
«Tu non vorresti avere nessuno come compagno
di classe» le ricordò Federica.
«Io odio i centauri.» aggiunse l’altra.
«Ci tira una freccia» fece presente Giulia
senza smettere di fissarlo.
Proprio in quell’istante qualcosa si schiantò
contro la terra a qualche passo da loro e, dopo un gemito di spavento
collettivo e un passo in dietro, ebbero la conferma di ciò che aveva detto
Giulia.
«Ma è matto?» si arrabbiò Cristina, pronta ad
andare a digliene quattro.
«Vengo con te! Ma chi è questo cretino?!» si
spazientì anche Federica, dimenticando per qualche istante la possibilità di
incontrare un serpente lungo la strada.
«Buone tutte e due!» le fermò Andrea, tirando
Cristina per la maglia mentre Maurizio continuava a stringere la mano della
sorella.
«Tanto viene lui» disse Giulia, ridacchiando.
L’uomo-centauro batté un piede a terra qualche
volta, alzando la polvere attorno a lui poi parve prendere la rincorsa e
cominciare a galoppare verso di loro scoccando un’altra freccia.
«Merda» imprecò Cristina.
«Correte!» gridò invece Andrea tirando Giulia
per un braccio.
Cominciarono a correre trascinandosi a
vicenda, evitando le frecce e cercando di non farsi recuperare dal centauro che
gli era alle calcagna.
«Sbrigati!» gridò Maurizio tirando con più
forza il braccio della sorella.
«Non… ce… la faccio… più…» biascicò Federica
col fiatone, rallentando man mano che palava.
«Non è il momento! Ti riposi dopo» insisté
lui.
«FEDERICA C’È UN SERPENTE DIETRO DI TE!» urlò
Cristina correndo poco più avanti dei due fratelli.
«CHE SCHIFO!» gridò a sua volta Federica
accelerando il passo e piagnucolando imprecazioni e insulti ad un animale che
in realtà non c’era. «Non voglio morire così! Non voglio che mi tocca quel coso
schifoso e viscido!» si lamentò quasi piangendo e facendo strani movimenti.
«L… Luce! » la interruppe Caterina, anche lei
col fiato corto, intenta ad indicare una zona più luminosa al di là delle file
di alberi.
Man mano che si avvicinavano la luce diventava
più chiara, cominciarono a pigiare i piedi sull’erba e non più sul terriccio
fino a ritrovarsi in uno spiazzo verde sul quale si imponeva un pesante
castello antico.
I sei ragazzi rallentarono quasi in
contemporanea.
«Non. Ci. Credo!» disse Maurizio bloccando per
un braccio la sorella che continuava a correre. «Non c’è nessun serpente, Fede»
le disse poi, continuando a fissare l’inverosimile panorama davanti ai loro
occhi.
«Mio Dio! Hogwarts?» gridò Federica sbarrando
gli occhi dimenticando l’insulto per Cristina e il fratello che le era poggiato
sulla punta della lingua.
«Hog-che?» domandò Andrea.
«Porca…» cominciò Cristina.
«C’È DRACO?!» gridò Caterina, emozionata.
«NO! Ci deve essere Sirius» disse Federica.
«Riveliamogli un segreto: la Terra gira
intorno al Sole!» fece Giulia scoppiando a ridere.
«Lo sanno,Giulia» disse Maurizio.
«Esseri umani» dichiarò Andrea indicando una
ragazza dai lunghi capelli biondi e con un cerchietto nero accompagnata da due ragazzi più alti di lei
uno altrettanto biondo e uno…
«Ma di che colore sono i capelli del tizio al
centro?» chiese poi.
«Daltonico! Terra di Siena naturale» disse
Cristina, osservandoli scettica.
Nel giro di qualche secondo i tre sconosciuti
erano di fronte a loro.
«Who are
you?» disse la ragazza bionda.
«Oh merda…» imprecò Federica, incapace in
inglese, seguita da un gemito collettivo..
«Bene… Ultima verifica d’inglese: quanto avete
preso?» chiese Cristina, a mo’ di conta.
«3!» rispose Andrea;
«3 e mezzo» Giulia;
«4» Federica;
«5» Maurizio;
«5+» Cristina;
«5 e mezzo!» Caterina.
«Tutti tuoi!» risposero in coro gli altri.
«Hem… Bene.. We speak only italian» cominciò Caterina gridando come se avesse
avuto a che fare con persone sorde e non straniere.
«Ok…» commentò il ragazzo biondo.
«My name is Caroline Webb and they are Holy Angel and…»
«Sì, sì, non mi interessa! Conosci Draco
Malfoy? Do you know Draco Malfoy?» la
interruppe Caterina.
«Ma no! Sirius Black! Do you know it?» si intromise Federica.
«Him,
Fede…» la corresse Maurizio con aria disperata.
«What? The notorious, murderer Sirius Black? Are you
crazy?» disse Caroline, improvvisamente
agitata.
«Questa prende le botte!» si scaldò la ragazza
prima di essere fermata da Maurizio.
«Cate, chiedigli in che anno siamo» propose
Andrea.
«Sì. What time is it?» chiese Caterina.
« Is a quarter to five p.m.» rispose Holy Angel.
«Oddio!» fece Andrea.
«SHE MEANS THE YEAR!» gridò Cristina.
«Oh! We
are in 1988» disse il ragazzo con I capelli Terra di Siena che non si era ancora presentato.
«Posso fare il vampiro? Quanti punti
esperienza mi date? E l’armata Turca?» domandò Giulia, emozionata.
«Non sei a Guerra Simulata» le ricordò
gentilmente Andrea.
«Voi non sapete cosa sto provando…» disse
Federica, triste.
«Io ti capisco» piagnucolò Caterina.
«NON C’È SIRIUS!»
«NON C’È DRACO!»
Le due frasi partirono nello stesso istante e
le due ragazze si abbracciarono sotto lo guardo stupito degli amici e dei tre
maghi.
«If you follow me I’ll take you in the castle» disse Caroline,
cordiale.
«Cos’ha detto?» chiese Federica.
«E dove vanno?» aggiunse Andrea.
«Ci portano dentro» tradusse Cristina.
Buon giorno :)
Scritto oggi durante l'autogestione ^^ Spero vi sia piaciuto :D
Baci,
Win