lunedì 1 ottobre 2012

L'immagine del capitolo, stavolta, non c'entra proprio niente xD
Comunque scusate per il ritardo ^^ Sono sommersa dagli impegni.
Ieri sono andata al cinema a vedere L'Era Glaciale 4 *.*
A me è piaciuto tanto quindi ve lo consiglio u.u 
Buona lettura...




7. La fidanzata nascosta

Nel corso delle due settimane successive, i membri dell’Ordine si ritrovarono coinvolti in un gran numero di scontri che, fortunatamente, non videro morti nelle file di Silente.
Nell’ultima riunione, Malocchio, aveva esposto i suoi dubbi riguardo ai componenti dell’Ordine, sostenendo che tra i maghi e le streghe lì presenti vi fosse un traditore. Ovviamente, le sue parole, non avevano fatto altro che alzare un gran numero di polemiche.
Con la fine della prima metà di Settembre si avvicinava anche il compleanno di Matthew e Marlene, giovedì diciannove.
Il lunedì pomeriggio di quella settimana, toccò a James e Sirius il giro di guardia per Diagon Alley.
«Ti ricordi che giovedì è il compleanno di Matt, vero?» domandò James mentre camminavano uno accanto all’altro tenendo impugnata la bacchetta, sotto al mantello.
«No, me ne ero dimenticato.» rispose Sirius, buttando un’occhiata dietro di loro.
«Vogliamo organizzare una festa?» propose Potter, gingillando.
«Uno strip-club. Mi piace!» fece l’altro.
«Pad, ti sfuggono due particolari, o sbaglio? Insomma, giovedì è anche il compleanno di Marlene e, Marlene è la tua ragazza. Zero strip-club: Lily mi ucciderebbe!» spiegò James.
«Tu ti fai comandare troppo, Prongs. Comunque mi era proprio sfuggito il compleanno di Lene. Credi che le dovrei fare un regalo?» domandò Sirius mentre i due svoltavano nella strada buia di Notturn Alley.
«Direi di sì. L’anno scorso cosa le hai regalato?»
«Niente. Eravamo ad Hogwarts.» rispose Sirius.
«Sei un caso disperato, Padfoot.» concluse Potter.
«Cosa posso regalarle?»
«Portala a cena fuori.»
«Se la porto a cena fuori non ci sono per la festa a Matt, genio.» ricordò il Black.
«Hai ragione. Potremmo organizzare una festa ad entrambi nello stesso momento, no?»
«Okay, ma cosa le regalo?» insistette l’altro.
«Passa con lei il pomeriggio e fate qualcosa di bello insieme. Magari non quello che stai pensando, pervertito.»
«D’accordo… Le prendo una collana?» disse Sirius, provocando l’ilarità dell’amico.
«No, meglio niente collane.» disse poi.
«Porta sempre lo stesso ciondolo, hai notato? Non ti ricorda qualcosa?»
«No.» rispose James, velocemente. «Se porta sempre lo stesso ciondolo vuol dire che le piace particolarmente, no?»
«Prongs devi dirmi qualcosa?» si insospettì il Black.
«Regalare un gatto. Quello che aveva è morto quando eravamo ancora ad Hogwarts, no?»
«Sì, proprio un gatto. Io adoro i gatti.»
«Mica te lo stai regalando da solo: è per Lene!»
«D’accordo. Comunque non hai sviato bene l’altro discorso, Jamie.» ghignò Sirius.
«Non so di cosa tu stia parlando.»
«Cos’è quel cion…?» James portò velocemente la mano davanti alla bocca dell’amico per poi guardarsi attorno.
«Fai silenzio.»
«Non darmi ordini!»
«Okay, ma non parliamone ora. Occhi aperti.» disse Potter, chiudendo il discorso.
Intanto, Marlene, era occupata al San Mungo. Il Guaritore al quale era stata assegnata era piuttosto esigente e lei, avvolte, quasi non riusciva a stare al suo passo.
«Signorina McKinnon, sa dirmi dove posso trovare il Guaritore Andrew?» domandò un’anziana signora, affacciandosi nello studio che Marlene divideva con il suo superiore.
«Sì, Jake è giù al secondo livello. Se vuole glielo vado subito a chiamare.» rispose la strega, cordiale, alzandosi e portando tra le mani i nuovi fascicoli che stava compilando.
«Sì, grazie. Chiedigli di raggiungermi al secondo piano. C’è un uomo con il Vaiolo di Drago e le pozioni che gli abbiamo dato non hanno fatto effetto.» disse la donna prima di sorridere ed uscire di corsa.
Marlene sbuffò e si mandò i capelli in dietro. Basta, voleva tagliarli.
Prese la bacchetta e con un incantesimo mandò tutti i fascicoli già compilati al proprio posto poi uscì e percorse di fretta tutta la strada che la separava dalla stanza nella quale era impegnato Jake.
«Marlene, che ci fai ancora qui? Non staccavi a mezzogiorno?» domandò il Guaritore, guardando la sua assistente avanzare verso di lui.
«Sì, lo so, è solo che devo ancora finire di compilare alcuni moduli e giovedì volevo prendermi il giorno. Comunque ti cercano al secondo piano: Vaiolo di Drago resistente alle pozioni.» spiegò Marlene, uscendo dalla stanza dietro a Jake.
«D’accordo. Ora và, non ti preoccupare. A domani.» l’uomo sorrise e andò via.
La McKinnon, invece, tornò nell’ufficio e recuperò la sua roba, pronta a tornare a casa.
«Ogni volta che vengo a prenderti mi tocca aspettare tre quarti d’ora.» si lamentò Matt, affacciandosi dal corridoio.
«Ei, ciao. Sei già qui? Scusa dovevo finire di sistemare alcune cose.» Marlene mise la borsa in spalla ed afferrò alcune cartelle colorate, tolse gli occhiali da vita e li getto in borsa poi si avvicinò al fratello e camminò accanto a lui verso l’uscita.
Poco prima della rampa di scale un bambino di sei o sette anni era in lacrime e sventolava, al posto del braccio sinistro, un tentacolo da piovra.
«Ei, piccolo, che hai fatto al braccio?»domandò Marlene, avvicinandosi assieme a Matt.
«Io non voglio diventare un polipo.» piagnucolò lui.
«Matt, ti dispiace aspettare qualche altro minuto? Tienimi la borsa. Come ti chiami, tesoro?» fece la ex Corvonero rivolgendosi al bambino, addolcita.
Matthew scosse la testa con finta esasperazione e sorrise alla sorella, osservandola tenere per mano il bambino e cercare, con ottimi risultati, di calmarlo.
«Mi chiamo Micael.» Marlene entrò in una stanza e perlustrò accuratamente la riserva di pozioni fino a trovare quella che faceva al caso suo.
«McKinnon, ancora qui?» la rimproverò di nuovo Jake Andrew, bonario.
«Sì, stavo andando via, giuro.» ridacchiò lei.
«Cosa cerchi di preciso?» le chiese il Guaritore.
«L’ho trovato, grazie.» rispose la strega, prima di inginocchiarsi davanti al bambino, per raggiungere più o meno la sua altezza, e mettergli tra le mani un’ampolla arancione. «Allora, Micael, devi berla tutta d’un fiato anche se ha un sapore tremendo, va bene?» spiegò, poi, al bambino. Micael annuì e buttò giù la pozione.
Nel giro di qualche secondo il tentacolo fu sostituito dal braccio originario.
«Che bello!» gioì il bimbo.
«Molto bene, ora puoi andare.» Micael sorrise e corse via.
«Ottimo lavoro, Marlene. Te la cavi molto bene.» si complimentò Jake.
«Grazie. Scappo, a domani.» fece la strega prima di correre via.
«Scusa, Matt. Andiamo?» disse Marlene, una volta raggiunto il fratello ed essersi ripresa la sua borsa.
«Ho parlato con Max e mi ha detto alcune cose.» disse Matthew dopo qualche minuto di silenzio, una volta fuori dall’ospedale e pronti per Smaterializzarsi.
«Cosa ti ha raccontato?» chiese la strega, curiosa.
«Oggi abbiamo a pranzo a casa una ragazza. Si chiama Summer, è carina ed è simpatica.» spiegò l’ex Grifondoro.
«E chi è?»
«La ragazza, anzi, la fidanzata di Max.» Matt prese la mano della sorella e si Materializzò davanti al cancello della casa a Silver.
«No, aspetta, devo aver capito male. Max ha chiesto a questa Summer di sposarlo?»
«Sì. Summer è incinta.» Marlene spalancò occhi e bocca.
«Da quanto stanno insieme lei e Max?» domandò, poi.
«Due anni.»
«Che cosa?» gridò la ex Corvonero.
«Schhh, Lene, non gridare.» la rimproverò Matt.
«Max ha una ragazza da due anni e non ci ha mai detto niente?»
«A quanto pare.»
«Come ha potuto? Ah, ma adesso mi sente!» Marlene partì alla carica e suo fratello alzò gli occhi al cielo con esasperazione, poi la fermò per un braccio.
«Lene, ascoltami: Summer aspetta un bambino da Max. Non mi sembra il caso di entrare e fare una piazzata con i fiocchi giusto il giorno che nostro fratello ha deciso di presentarcela, ti pare?» spiegò Matt, tranquillo.
«Sì, hai ragione. Ma stasera mi sente.»
«Rimane da noi. Andiamo?»Marlene annuì ed entrò in casa.
«Stai scherzando?»
«Lo puoi sempre uccidere mentre dorme.» sorrise Matt.
Dal primo piano provenivano alcune voci.
Seduti sul divano, nel salone, c’erano il signor McKinnon, Max e una donna con capelli lisci e castani.
«Ciao» salutò Marlene, entrando seguita dal fratello.
«Ciao, Lene.» salutò Max, con un ampio sorriso che, comunque, non superò quello della ragazza accanto a lui.
«Piacere, sono Marlene.»
«Ciao, sono contenta di conoscerti. Mi chiamo Summer. Tuo fratello mi ha parlato tanto di te.» sorrise cordiale.
«Mi dispiace di non poter dire lo stesso.» fece Marlene, fulminando Max. «Spero che avremo l’occasione di conoscerci meglio tra di noi.» aggiunse, gentile, verso la ragazza.
«Volentieri. Potremmo fare compere assieme.»
«Sì, magari. Matt non è d’aiuto: mai un parere!» le due ragazze risero.
Summer si dimostrò una ragazza molto dolce e simpatica. Era una Tassorosso nata Babbana ed aveva un anno in meno di Max e tre in più a Matt e Marlene.



Oggi vi propongo una nuova attività che ho proposto proprio in questo capitolo anche su EFP : "Nel prossimo episodio.."

Ovviamente è uno spoiler quindi chi non vuole sapere nulla lo può saltare ^^ (è la parte blu scura XD - giuro che non vi sto prendendo per scemi :P)


«Hai cominciato tu.» gridò la strega, ridendo.
«Disse quella che aveva spalmato tutto il suo gelato sui pantaloni del ragazzo!» la prese in giro Sirius, man mano che la raggiungeva. Marlene rise di nuovo.
«Touché.» squittì poi.
«Presa! Adesso dovrai implorare il mio perdono.» disse il Black, caricandosi la ragazza in spalle.
«Non ci penso neanche.» rise la McKinnon.
«Possiamo depennare le figure penose, mia cara. Comunque fino a quando non mi chiederai scusa per i pantaloni, potrai restare lì.»
«Fai pure, tanto sto comoda. E comunque non c’erano cose penose nella mia lista.» ridacchiò Marlene.

Cosa ne pensate? Personalmente il prossimo capitolo è uno dei miei preferiti ^^
Vorrei ringraziare chi sta seguendo la mia storia sia qui che su EFP :)
Grazie infinite.
Buona giornata ^^

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