domenica 21 aprile 2013

Questa storia è per te,
ovunque tu sia.
Per ricordare a te cosa hai perso
e a me l'errore che ho commesso.
Per la mia tristezza,
che una volta era la tua.   
Ti amo, nonostante tutto...



La luna

Si muove sicuro sotto la calda pelliccia nera, le orecchie penzoloni e la coda che oscilla a ritmo del suo passo, poco importa la pioggia che scende e il freddo che gli penetra nelle ossa. Forse non è davvero la temperatura a farlo rabbrividire mentre alza lo sguardo al celo nuvoloso che lascia intravedere solo uno spicchio della luna piena. Forse sono i suoi sentimenti a farlo sentire così.
Varca la soglia del cimitero guardando le pozze d'acqua sotto le sue zampe.
Ma la luna lo chiama, urla il suo nome e gli fa bruciare la gola, stretta in una morsa di dolore, soffocando un pianto che tutto vuole fuorché limitare la sua malinconia: che importa, ora, se piange? A chi possono dare fastidio le lacrime di un grosso cane nero che barcolla lungo le file di tombe, alla ricerca di quei nomi che conosce bene.
Sono scritti vicini, sotto di loro le date di nascita e la data di morte.
"L'ultimo nemico che sarà sconfitto è la morte."
Si accuccia sul marmo freddo e bagnato, con il muso rivolto verso le lettere nere. Alza lo sguardo verso il cielo ad intervalli regolari ma ogni volta torna a fissare quei due nomi con un altro carico di tristezza sopra al cuore.
Come si sconfigge qualcosa che ha già vinto in partenza? 
Un'altra occhiata alla luna e degli occhi color miele così tristi e spenti da farlo sussultare per un istante, si parano davanti ai suoi pensieri, scavalcando il sorriso beffardo della notte che si prende gioco di lui da dodici lunghi anni.
Come starà lui
Si sente sprofondare, il grosso cane nero. Viene risucchiato in un vortice che lo fa precipitare nel buio più assoluto, lo allontana dalla luna. Una volta toccato il fondo, poi, si torna su?
Il tempo guarisce le ferite.
Le sue, però, sanguinano da troppo tempo.
Sfiora col naso la lapide.
Gli manca il suo migliore amico. Gli manca Hogwarts, quando i Malandrini erano quattro inseparabili amici.
No! Peter no. Lui è l'unico che non gli manca.
"L'ultimo nemico che sarà sconfitto è la morte."
Ti sbagli... Non si può sconfiggere chi ti ha già battuto.
Passano minuti - o forse ore? - prima che il cane guardi nuovamente la luna. 
Sa tutto, lei. Conosceva i Malandrini, quelli che correvano tra gli alberi. Un cane, un cervo, un topo e un lupo mannaro che erano così umani in quelle notti insieme da far cessare il dolore.
E se quest'ultimo può essere soppresso dalla gioia, forse, anche la morte può essere sconfitta.
Si alza e si toglie di dosso le gocce di pioggia muovendo velocemente il corpo.
Lancia un'ultima occhiata alla scritta.
"L'ultimo nemico che sarà sconfitto è la morte."
Si allontana a testa alta.
James e Lily non sono mai morti: vivono nel suo cuore e in quello di tutte le persone che li hanno amati.
L'amore può vincere tutto.

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