11. Attacco a Diagon Alley
Si guardò attorno, nel panico. Seduto
poco più in là c’era Sirius.
Corse verso di lui.
«Mary è a Diagon Alley! Attaccano tra
pochi minuti.» bisbigliò nel panico.
Il Black si alzò.
«Trova una scusa. Ci vediamo giù.
Avverto gli altri.» Marlene annuì e corse in ufficio. Prese le cartelle e vi
lanciò un incantesimo per farle sistemare da sole: le avrebbe compilate in un
altro momento; poi corse più veloce che poteva giù per le scale.
Sirius, intanto, trovò Matt al primo
piano. Lo afferrò per un braccio e lo trascinò giù con sé.
«Ma che diavolo succede?» domandò il ragazzo.
«Peter e Mary sono a Diagon Alley e
c’è un attacco lì fra pochi minuti.»
«E cosa aspetti a dirmelo?» chiese
Matthew, accelerando il passo.
Marlene arrivò giù poco dopo di loro
e, uscendo fuori, trovarono Remus e James a chiacchierare.
«Stanno attaccando a Diagon Alley.
Peter è lì!» disse Sirius avvicinandosi a loro.
In men che non si dica di
Materializzarono davanti al Ghirigoro.
L’attacco era già iniziato.
«Dividiamoci. Voi andate di là, io e
Moony scendiamo da quella parte.» disse James.
«Marlene, manda un Patronus
all’Ordine.» disse Matt, correndo accanto a lei e Sirius nella direzione che
gli aveva indicato James.
«Io… Non credo di riuscirci.» rispose
Marlene, in lacrime.
«Provaci Lene! Sirius rimani con lei.
Io vado avanti.» ordinò il McKinnon.
«Stai attento, Matt. Ti voglio bene.»
gli ricordò la strega.
«Anche io. Sbrigatevi.» Matthew
riprese a correre nella direzione opposta alla calca di gente che veniva verso
di loro.
«Expecto
Patronus.» proferì la strega, in
lacrime. Dalla sua bacchetta si formò uno sbuffetto argentato che sparì molto
prima di quanto lei stessa si aspettasse.
«Stupeficium!»
esclamò il Black, dietro di lei, spedendo una figura incappucciata sulla parete
di un negozio.
«Expecto
Patronum.» Marlene pensò intensamente
ai momenti felici ad Hogwarts, mentre rideva e scherzava con Lucy e i suoi
amici Corvonero e, pian piano, lo sbuffo argenteo prese la forma di una farfalla
Ulisse che volò subito via. «Raggiungiamo Matt.» disse poi, correndo avanti a
Sirius.
«Avada
Kedavra.» un raggio di luce verde
seguì la voce e andò ad infrangersi contro lo spazio che separava Marlene da
Sirius, sfiorando quest’ultimo.
«Attento!» gridò la strega.
«Impedimenta.»
disse il Black, bloccando il Mangiamorte.
«Crucio.»
gridò una voce femminile, seguita da una risata folle.
Marlene si spostò giusto in tempo,
evitando il raggio di luce rossa.
«Dolohoferio.»
gridò un Mangiamorte. Il raggio di luce, stavolta, colpì la strega.
«Expelliarmus.»
fece Sirius, facendo saltare in aria la bacchetta del Mangiamorte.
Marlene sentì una fitta al fianco e
si piegò in due, portando una mano alla bocca per tossire. Sangue.
«Tutto bene Marlene?» chiese il
Black, preoccupato.
Un esplosione fece voltare entrambi.
«È sangue quello?» osservò Sirius,
retorico.
«Matthew!» esclamò la strega,
premendo entrambe le mani sul fianco.
«Sirius, Marlene!» chiamò Lily,
seguita da altri membri dell’ordine.
«Matt! Sirius, Matt è andato lì!»
balbettò la strega, in lacrime.
«Lily resta con Marlene!»
«Cos’è successo?» la McKinnon tossì
di nuovo ed altro sangue le macchiò gli abiti.
«Dorcas!» chiamò Lily, preoccupata.
«Sirius, Matt!»
«Sì!» Sirius si voltò e corse verso
l’esplosione.
«Avada
Kedavra.»
«Stupeficium.»
disse il Black.
«Aguamenti.»
«Protego!»
esclamò Matthew, poco più in là di Sirius.
«Matt, hai trovato Peter e Mary?»
domandò, avvicinandosi a lui e lanciando un incantesimo non verbale ad un
Mangiamorte.
«No. Dov’è Marlene?»
«Con Lily e Dorcas. Una strana
maledizione… Immobilus!»
«Expelliarmus.
Ma quanti sono?» chiese il McKinnon, retorico.
Dorcas, intanto, era riuscita
soltanto ad alleviare il dolore di Marlene.
«L’effetto durerà poco, Marlene.
Dovresti tornare a casa!»
«No! Mary… Devo dirle che non fa
niente, che è colpa di Sirius e non voglio litigare con lei…» la strega si alzò
in fretta e, seguita da Lily, corse nella stessa direzione presa poco prima da suo
fratello e poi da Sirius.
«Lene, fermati.» gridò la Evans,
correndo dietro di lei.
«Pietrificus
Totalus.» disse la ex Corvonero,
pietrificando un Mangiamorte che stava per colpire Lily.
Sentì il dolore al fianco tornare
vivido e vi spinse nuovamente la mano sopra, continuando a correre.
Vide Mary combattere contro un
Mangiamorte.
«Stupeficium.»
la sentì gridare. La figura incappucciata davanti a lei deviò il colpo e dalla
sua bacchetta scaturì un raggio di luce verde che colpì la strega sul petto.
Marlene gridò, gridò con tutto il fiato
che aveva in gola mentre le lacrime continuavano a scendere copiose.
Le gambe non riuscirono più a reggere
il suo peso e la strega cadde a terra.
«Andiamocene!» gridò un Mangiamorte
e, in una nuvola nera, tutte le figure incappucciate andarono via.
«Mary…» balbettò Marlene, muovendo
qualche passo a gattoni verso di lei bloccandosi solo per tossire ancora una
volta.
Voltò il corpo esanime dell’amica e
le osservò la carnagione improvvisamente cerea.
«Mary!» gridò Lily, gettandosi a
terra accanto alle due.
Marlene sentì il cervello bruciarle
nel cranio, avvertì un’altra fitta stavolta allo stomaco poi portò una mano
tremante al collo, incapace di pensare a qualcosa di più di ciò che voleva fare.
«Lene, no! Non funzionerebbe
comunque… Ascoltami…» bisbigliò Matt, inginocchiandosi accanto a lei.
«Tu non capisci! Io devo provarci…
prima che sia troppo tardi…» fece forze col braccio e staccò il ciondolo. Matt
le prese la mano e la strinse con la sua.
«No, Marlene! Devi ascoltarmi. Non
possiamo permetterci di sprecarlo così.» le disse autoritario, cercando di non
dar peso ai suoi stessi occhi ormai lucidi.
La strega, in lacrime, cercò di
liberarsi dalla presa del fratello.
«Fammi provare, Matt, per favore.»
«No.» concluse il ragazzo,
abbracciandola.
«Fammi provare.» ripeté,
singhiozzando.
«Schhh, schhh. Adesso Mary sta bene,
è felice… Va tutto bene.» le sussurrò il ragazzo, carezzandole la testa.
Anche James era accorso ad
abbracciare la sua Lily e, come Matt, le stava sussurrando parole consolatrici
che, d'altronde, non avrebbero mai potuto calmare né lei né Marlene.
«Torniamo.» disse Malocchio che li
aveva appena raggiunti.
Marlene avvertì una fitta al fianco
più forte delle altre e dapprima gemette poi tossì macchiando di rosso anche la
camicia di Matthew.
«Che hai, Lene?» si preoccupò
quest’ultimo.
«Le avevo detto di non muoversi!
Sbrighiamoci a tornare, prima che il danno possa diventare troppo grave.» disse
Dorcas, severa.
Matt prese la sorella in braccio e
lasciò che questa si accoccolasse a lui, senza smettere di piangere.
«Prewett, prendi il corpo di Mary…
Penso che i suoi genitori vorranno riaverlo.» disse Moody poco prima che gli
altri di Smaterializzassero.
«Non devi agitarti troppo per un po’
di tempo ma, fortunatamente, l’incantesimo non ti ha colpita in parti vitali.»
spiegò Dorcas, guardando Marlene seduta sul suo letto, pallida e mogia. «Mi
dispiace per Mary…» continuò, addolcita, mettendosi seduta accanto alla
ragazza.
«Non avrei mai dovuto litigare con
lei… Non era il momento adatto. Non è il momento adatto per litigare con
nessuno!» affermò la strega, ricominciando a piangere.
«Lo so, Marlene. So come ti senti ma
adesso devi farti forza e andare avanti, come vorrebbe Mary. Sono sicura che
lei sa benissimo che ti dispiace.» disse.
«Cosa dirò al San Mungo?» cambiò
discorso.
«Me ne occupo io. Ti ha chiamato con
urgenza tuo fratello e sei dovuta tornare a casa. Vedrò di assicurarmi che la
segretaria riferisca che lo hai detto a lei. Domani, in ufficio, ti tengo
d’occhio: niente corse a destra e a manca come tuo solito. Puoi dare da fare
qualcosa a me di nascosto. Io non ho problemi.» si raccomandò. Marlene annuì.
Quando Dorcas andò via lei si sdraiò
e, tra le lacrime, cadde quasi subito nel sonno.
Ciao a tutti :) Come state? Spero bene.
Il capitolo di oggi è bello impegnativo... Avrei voluto rendere le emozioni di Marlene presenti e in grado di trasmettere l'angoscia di ogni singolo istante della battaglia. Non so se ci sono riuscita.... Spero di sì...
Ora vado :)
A presto ^^
Nessun commento:
Posta un commento